Caso di studio: L'azienda X aumenta i tassi di conversione del 15% con BIMI

L'azienda X, un marchio di e-commerce di medie dimensioni, ha dovuto affrontare una sfida comune: le sue e-mail di marketing si perdevano nelle caselle di posta affollate e i clienti diffidavano dei tentativi di phishing. Nonostante le campagne ben realizzate, i tassi di conversione si stabilizzavano perché i destinatari esitavano a cliccare e a completare gli acquisti.

L'azienda X ha adottato il BIMI (Brand Indicators for Message Identification) per visualizzare il proprio logo verificato accanto alle e-mail nelle caselle di posta supportate. Questa mossa è stata abbinata all'applicazione del DMARC, garantendo che solo le e-mail autenticate potessero utilizzare l'identità del marchio. Il risultato è stato che i clienti hanno riconosciuto immediatamente i messaggi legittimi e si sono sentiti più sicuri nell'interagire con loro.

Entro tre mesi dall'implementazione del BIMI, l'azienda X ha visto:

• 15% di aumento dei tassi di conversione: per le campagne guidate dalle e-mail.
• Tassi di apertura e di clic più elevati: poiché i destinatari si fidano e riconoscono il mittente.
• Meno ticket di assistenza clienti: Per quanto riguarda la legittimità delle e-mail, riducendo i costi operativi.

Questi risultati sono in linea con le ricerche di settore che dimostrano che il BIMI può aumentare i tassi di coinvolgimento nelle e-mail del 10-39% e incrementare la probabilità di acquisto fino al 34%.

• La fiducia nel marchio spinge all'azione: Un logo visibile e verificato rassicura i destinatari, rendendoli più propensi a fare clic e a convertire.
• Sicurezza e sinergia di marketing: I requisiti di autenticazione di BIMI proteggono dagli spoofing e migliorano la presenza del marchio.
• ROI misurabile: Grazie all'analisi comparativa delle metriche di conversione e coinvolgimento prima e dopo il BIMI, l'azienda X ha dimostrato chiaramente il valore del protocollo.